giovedì 13 dicembre 2007

THE BEACH


Una spiaggia incontaminata, un’isola sconosciuta al resto del mondo, il luogo che non esiste, il paradiso perduto dove non esiste l’erario né l’anagrafe, dove non ci sono ospedali e dove non ci sono prigioni....

Ma le regole, forse le regole ci sono comunque, in questa comunità che si è andata creando, negli anni, ed è ora più solida che mai, compatta nella condivisione di quell’unico, grande, ideale, l’isola, e la vita semplice di quella grande famiglia di apolidi, forse disadattati, forse sessantottini cronici, forse gli ultimi sognatori, certo molto ingenui....

E un giorno arriva Richard. Richard è Leonardo Di Caprio, bello, atletico, sensuale, quale comunità rifiuterebbe di accogliere Leonardo di Caprio? Neanche la più chiusa e nascosta del mondo, neanche la comunità di hippy che vive sull’isola coltivando marjuana e andando a venderla ogni qual volta si renda necessario ripristinare le scorte alimentari e di altri generi.

Bella la vita sull’isola...... L’isola ti entra dentro, giorno dopo giorno, quel paesaggio sereno e tranquillo s’impossessa di te, l’assenza totale di problemi esterni si fa strada in te e ti condiziona..... ma allora perchè, perchè la calma lascia spazio all’angoscia, perchè i conflitti interiori s’infittiscono, perchè i problemi che si creano con il gruppo hanno ripercussioni con il tuo equilibrio, e tu vaghi, ribelle tra i ribelli, guerrigliero tra i guerriglieri.... e allora ti tornano in mente le parole di quella sera, ti ricordi, quella stanza piena di scarafaggi dove il tuo vicino di stanza ti ha parlato dell’isola, era matto, l’hai pensato, però sei voluto andare lo stesso a inseguire quella chimera, una mappa, chissà cosa cercavi, chissà se l’hai trovato...

La mappa..... ricordi Richard? Ne hai fatta un’altra copia, e l’hai lasciata a quei francesi....... e se ora anche loro decidessero di venire, ora che la situazione è compromessa, ora che i contadini che coltivano la loro marjuana non tollerano più la vostra presenza perchè tu hai esagerato, e loro di te hanno paura.....

Ed eccoli, arrivano, sorridono felici, sono ancora lontani, si chiedono come arrivare, gridano, gridano forte, attireranno l’attenzione degli indios, lo sai che succederà, e vedrai i loro corpi cadere a terra, giovani, uccisi per non rivelare un segreto oramai compromesso, un segreto che deve proteggere l’economia di famiglie, forse di un paese intero, di gente che non ha i vostri abiti stirati, la vostra voglia di vivere senza prendere alcun impegno, gente che ha famiglia e che si adatta a quelle che sono le richieste del mercato occidentale per nutrirla....

E nulla sarà più come prima, solo il mare, forse, continuerà con il suo flusso e il suo reflusso a coprire i rumori, ma non coprirà i lamenti.... il lamento della morte, l’odore del corpo in decomposizione, il sogno si è infranto, Richard, questo non è il mondo perfetto, anche in questa società dall’apparenza perfetta una pistola può fare la differenza, e decretare la fine di un sogno.... Lei ti avrebbe ammazzato, Richard, l’avrebbe fatto per proteggere il suo sogno, sarebbe stata disposta a sacrificare la tua vita e avrebbe convissuto per tutti i suoi giorni con la consapevolezza di essere un assassina.... lei ti avrebbe ammazzato, ma la saggezza dei contadini è stata superiore, perchè farne fuori uno solo quando potevano dimostrare che la vostra non è vita reale, che la società che vi siete creati è esattamente la ricreazione del mondo reale, le regole sono le stesse, stesso l’egoismo, stesso l’istinto di sopravvivenza e la sopraffazione del più forte....

Salutala la tua isola Richard, salutala con un tuffo dal picco più alto mentre le bellissime musiche di Badalamenti ci fanno sognare ancora un po’, perchè di un sogno si tratta, un’utopia che si è scontrata con la realtà e si è infranta.....

1 commento:

sauvage27 ha detto...

Ottima spiaggia...ottima recensione... , ..mandi mandi ...loris...

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