giovedì 13 dicembre 2007

VASCO ROSSI - BOLLICINE


Era il 1983, anni assolutamente prolifici per il Vasco che sfornava continuamente pezzi e sfruttava al meglio la scia del successo che l'aveva travolto in pieno, anni di contestazioni e di eccessi, anni in cui il Vasco, allora trentenne, pensava forse che tutto fosse facile, o forse no? Bollicine. Che dire, il doppio senso è talmente palese che ribadirlo sembra quasi inutile, il gioco tra coca cola e coca-ina è uno scambio provocatorio di massima trasgressione. Canzone molto contestata, come accettare un messaggio così spudoratamente inneggiante alla droga? E infatti, di lì a poco tempo, anche il nostro amico Vasco dovrà fare i conti con il suo arresto per detenzione di sostanze stupefacenti, ma caro Vasco, te la sei proprio cercata.... Una canzone per te. Ed è uno di quei brano con il quale il Vasco si compra l'immortalità, sussurrata, un pezzo di quelli che fanno innamorare, pur non essendo un pezzo d'amore in assoluto. Portatemi Dio. E di nuovo la provocazione cavalca un rock aggressivo e inca**atissimo, mentre le parole sembrano intenzionalmente scelte per sollevare la polemica. Vita spericolata. Questo brano viene scelto spesso per identificare quel periodo di vita e di musica del Vasco, riassume bene le scelte trasgressive e una certa leggerezza di intenti che magari viene interpretata come stile di vita da molti, ma non credo che Vasco sia un filosofo, credo semplicemtne che il quel periodo le sue connessioni mentali fossero talmente altalenanti che forse oltre ad una certa semplicità di testi non potesse arrivare, e che il mito su di lui sia conseguenza del suo carisma e soprattutto della volontà della gente di sentirsi rappresentata da lui. Lo riproporrà su altri tre album successivi, è sicuramente uno dei pezzi storici che maggiormente vengono richiesti anche ai concerti e canticchiati nei parchi chitarra alla mano. Deviazioni. Altre provocazioni, altra richiesta di accettazione incondizionata anche dei difetti e delle ombre della vita. Giocala. Un pezzo che riesce a trasmettere energia e positività, soprattutto nel messaggio che strilla di "fregarsene dell'orgoglio e di giocarsi la possibilità". Ultimo domicilio conosciuto, brano strumentale. Mi piaci perchè. Mah. Forse aveva bisogno di un altro pezzo e questo è venuto così, parola dopo parola, senza un vero e proprio motivo, senza un supporto a motivarne la nascita e la sopravvivenza se non questa sua volontà di stupire, anche con le parole che generalmente la società strideva a sentire cantare e urlare.... E questo è il suo sesto lavoro. Un lavoro nel pieno stile del Blasco spericolato.

1 commento:

sauvage27 ha detto...

Si vede che cìvivo fuori dal mondo... non avevo mai collegato le due bollicine... , ..mandi mandi ...Loris....

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