giovedì 13 dicembre 2007

VASCO ROSSI- SIAMO SOLO NOI


Correva l'anno 1981 e Vasco era nel suo periodo di idolo ribelle e maledetto, idolo forse inconsapevolmente, ma trasgressivo e anticonformista per scelta.

Questo è il suo quarto album, l'artista è un fiume in piena che sforna continuamente pezzi nuovi e che mandano in visibilio la folla dei concerti, le vendite sono alle stelle, le prevendite per gli eventi si esauriscono (anche oggi è ancora così) rapidamente.

Sono gli anni d'oro di un Vasco che con Siamo solo noi sembra imporre un manifesto generazionale con la volontà di sancire una linea di confine, l'antiborghese per eccellenza rivendica il suo status di dannato e apre gli occhi alla società su una realtà che forse è più diffusa e condivisa di quanto la società stessa voglia vedere.

Siamo all'inizio degli anni 80, non dimentichiamolo.

Gli altri brani
"ieri ho sgozzato mio figlio" provocazione o sindrome da società mutante? Un brano molto ma molto veloce, tanto per enfatizzare questa volontà di rabbia cavalcante che trova sfogo spesso in molti brani del Blasco.

Che ironia, questo brano tendono a dimenticarlo un po' tutti perchè forse non ha lasciato il segno (capita)

Voglio andare al Mare, il secondo brano di punta che ha creato confusione con Siamo solo noi e ha pregiudicato all'artista la partecipazione al Festivalbar (machisene... direbbe lui) un po' diverso come ritmo perchè nato su un reggae poi addomesticato, provocazione dell'amico e collaboratore Massimo Riva,


Brava, un brano che strilla la rabbia per essere stato usato da una donna, caro Vasco, forse nel 1981 c'era qualche donna che riusciva a farlo, oggi magari ne saresti contento

Dimentichiamoci questa città, altro brano rock che con leggerezza e ironia affronta un po' del nulla di cui spesso Vasco si circonda riuscendo poi a creare un qualcosa, un atmosfera, in questo caso irriverente e trasgressiva,

Incredibile Romantica è il pezzo che deve alle sue fans, credo che in ogni album dei suoi Vasco abbia cura di inserire una di queste "chicche" che fanno e facevano e forse faranno ancora impazzire le ragazzine, canzoni romantiche che parlano d'amore, piacciono anche ai maschietti, non dico di no, ma sembrano fatte e dedicate all'universo femminile, ed è anche per questo che il Blasco è riuscito a restare fermo e stabile nel suo trono di rocker per tutti questi anni, ha pagato il prezzo di una fedeltà assoluta di molte persone regalando loro le colonne sonore dei primi amori, delle prime illusioni e spesso disillusioni (ma quella forse era Brava e l'ha dedicata a noi maschietti...)

E per concludere questo manifesto d'intenti ecco Valium, proprio la canzone maledetta che molti temevano e che lui decide infine di offrire alla società su un piatto d'argento, una realtà ignorata e scottante fatta di volontà d'alienazione e di estraneazione.

Questo album condurrà l'artista dritto dritto a Sanremo, che sia un bene o che sia un male non lo so, ma vi ricordate tutti lo spirito con cui aderì all'iniziativa..... ed è questo il Blasco di cui parliamo, un Vasco molto diverso da quello attuale ma del quale non si può non parlare perchè ha fatto storia.

1 commento:

sauvage27 ha detto...

..piaccia o non piaccia...Vasco è nella storia... , ...mandi mandi ...Loris....

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